
In quanto grafico, è per me fondamentale sapere quando usare il metodo colore CMYK e quando invece usare quello RGB.
Partiamo subito analizzando le due sigle (per entrambi ogni lettera corrisponde a un colore)
CMYK: Ciano, Magenta, Giallo (Yellow) e Nero (black)
RGB: Rosso, Verde (Green) e Blu
LA REGOLA D’ORO
La sola e fondamentale distinzione della quale dobbiamo tener conto prima di scegliere uno dei due metodi è: il mio lavoro verrà utilizzato per la stampa o per il web?
Di fatti basta tenere a mente che, se il progetto andrà stampato il metodo giusto è CMYK mentre se andrà caricato su un sito web o come immagine di copertina sui social network il metodo da usare sarà RGB.
HO STAMPATO UN FILE E IL COLORE “È DIVERSO”
Questa situazione si verifica quando realizziamo un progetto in RGB e poi lo andiamo a stampare. Il monitor dispone di una gamma di colori molto più vasta di quella per la stampa, di conseguenza quando stampiamo il nostro progetto RGB, i suoi colori si riadattano al CMYK, ed’è questo che causa le maggiori differenze.
SINTESI ADDITIVA
Per entrare più nello specifico, è così che si definiscono i colori RGB, sono infatti, fasci di luce colorata che sommati tra loro generano altri colori e il loro apice risulta bianco.

SINTESI SOTTRATTVA
Un concetto forse più semplice da spiegare, vi basti immaginare di sovrapporre due inchiostri colorati, il risultato sarà un inchiostro di colore diverso, sommando però inchiostri su inchiostri si arriva ad’avere un colore sempre più scuro, di conseguenza il loro apice risulta nero.

Ricordatevi quindi: Monitor-RGB Stampa-CMYK 😉